Simest dal 1991 sostiene la crescita delle imprese italiane attraverso l’internazionalizzazione della loro attività.
La società ha chiuso il 2021 con un utile di circa 4 milioni di euro, supportando 11.300 imprese in oltre 100 Paesi in tutto il mondo e ha gestito risorse pari a 9,3 miliardi di euro.
Un contributo fondamentale, dunque, come documenta la crescita registrata sia sul fronte degli strumenti per l’internazionalizzazione sia su quello del supporto all’export.
Anche per il 2022 la società mira a riconfermare e rafforzare il proprio sostegno al sistema produttivo italiano con l’introduzione di diverse novità riguardanti nuove misure a supporto delle imprese che esportano in Russia, Ucraina e Bielorussia.
Il Made in Italy, soprattutto per quanto riguarda settori di punta come moda e agroalimentare, ha risentito particolarmente della crisi essendo la Russia da sempre grande importatore.
Per questo motivo la legge di conversione del DL 14-2022 (L. 28-2022), pubblicata lo scorso 13 aprile in Gazzetta Ufficiale, ha previsto:
- la riattivazione della linea patrimonializzazione del Fondo 394 di Simest per sostenere le imprese italiane particolarmente esposte sul mercato russo sospensione di un anno alla restituzione dei prestiti Simest. Potranno presentare domanda per operazioni di patrimonializzazione le imprese che negli ultimi tre bilanci depositati, hanno realizzato un fatturato medio pari ad almeno il 20% del fatturato aziendale totale con operazioni di esportazione diretta verso Ucraina, Russia e Bielorussia. La nuova formulazione della misura inoltre prevede un cofinanziamento a fondo perduto fino al 40% dell’intervento complessivo di sostegno. Novità importante in quanto ricordiamo che la misura Patrimonializzazione, uno degli strumenti più apprezzati di Simest, sulla base delle disposizioni del Dl Sostegni Bis lo scorso 2021 non ha potuto beneficiare del fondo perduto.
- la sospensione della restituzione dei prestiti per le imprese che esportano in Russia, Ucraina e Bielorussia. Sospensione fino a 12 mesi del pagamento della quota capitale e degli interessi delle rate in scadenza nel corso dell’anno 2022, per i finanziamenti concessi dal Fondo 394. La sospensione riguarda sia le imprese che in questi anni hanno realizzato il 20% di export in Russia, Ucraina e Bielorussia ma anche le aziende che hanno filiali operative o partecipate dirette nei paesi interessati.
Entrambe le misure si applicheranno fino al 31 dicembre 2022, una volta ottenuto il via libera da Bruxelles.