Green Zone Umbria
La comunità energetica al servizio di imprese e territorio
Partendo dalle Comunità energetiche rinnovabili (CER) l’Italia proverà a ridisegnare il sistema energetico nazionale puntando sul riavvicinamento tra i punti di produzione e di consumo di energia.
In Umbria le comunità energetiche rinnovabili potranno diventare uno strumento fondamentale per rilanciare un nuovo modello di sviluppo basato sulla sostenibilità, contribuendo in maniera decisiva all’aumento di produzione di energia da fonti rinnovabili e alla riduzione dei costi energetici, sia delle imprese che delle famiglie.
Gli incentivi nazionali ventennali per chi costituisce una CER vengono determinati sulla base dell’energia condivisa virtualmente tra produttori e consumatori all’interno della stessa cabina primaria.
È proprio in questo contesto che, sulla spinta delle imprese associate, è nata Green Zone, la comunità energetica rinnovabile regionale promossa da CNA Umbria, Confcommercio e Confcooperative, che si propone di operare in tutto il territorio regionale attraverso la realizzazione di configurazioni locali all’interno di territori definiti dalle cabine primarie, che in Umbria sono 40, dove sarà possibile realizzare più impianti fino a 1 Mwp ciascuno.
Il modello organizzativo prevede una CER unica a livello regionale, di cui fanno parte le diverse configurazioni locali. L’obiettivo è quello di ridurre i costi di gestione sfruttando al massimo le economie di scala derivanti dall’avere una sola CER.
Riducendo i costi sarà possibile garantire vantaggi economici maggiori ai soci aderenti: soprattutto imprese ma anche cittadini, lavoratori, enti religiosi ed enti locali.
Green Zone sarà quindi una CER a trazione imprenditoriale ma con una grande attenzione al sociale e con un forte radicamento nei territori, dove le configurazioni locali potranno promuovere e sostenere progetti sociali a vantaggio di tutta la collettività.
Non a caso, infatti, tra i soci fondatori di Green Zone c’è anche la Conferenza Episcopale Umbra, attenta ai risvolti sociali nei territori.
Green Zone si muoverà nel pieno rispetto del principio di mutualità, proprio delle cooperative, sancito nel regolamento interno e valido per tutte le configurazioni locali, che tende a tutelare contemporaneamente sia i produttori che i consumatori di energia in caso di importanti fluttuazioni dell’energia, un rischio tutt’altro che scontato in uno scenario internazionale instabile come quello attuale.
Un’opportunità per il territorio, per le imprese, per i cittadini, gli enti locali e gli enti religiosi. E un’occasione per avviare o rafforzare da subito il percorso verso la sostenibilità delle imprese e per aumentare l’attrattività e la competitività dell’Umbria.
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- benedetta.tribolati@cnaumbria.it